Il Consiglio Mondiale dello Sport Motoristico della FIA ha approvato oggi, durante la sua riunione, diverse modifiche al regolamento per il prossimo Campionato Mondiale di Formula E 2025/26. Oltre all'attack mode, questi cambiamenti riguardano anche il format delle qualifiche e il regolamento finanziario per i team e i costruttori della serie elettrica. Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli.
Per rendere le sessioni di qualifica ancora più spettacolari, la prima fase, quella dove tutti i piloti sono suddivisi in due gruppi, vedrà il cronometro partire da dieci minuti anziché dai consueti dodici. Inoltre, verranno ridotte le pause tra un duello e l’altro. L’obiettivo a medio termine è quello di portare la durata complessiva delle qualifiche a circa un’ora.
Durante la stagione 11 la Formula E ha introdotto, solo in alcuni E-Prix, il Pit Boost. Per gli eventi in cui i piloti dovranno effettuare la sosta ai box, la Federazione ha deciso di ridurre l'uso dell'Attack Mode da due, a una singola attivazione. Nelle gare "classiche" invece le attivazioni obbligatorie rimarranno due.
È stato inoltre abolito l'obbligo di completare l'intero tempo in modalità Attack entro la fine della gara. Entrambe le modifiche alle regole sono state oggetto di speculazioni per circa un mese. In particolare, erano state criticate le penalità di tempo inflitte ai piloti che non avevano sfruttato appieno la modalità di attacco. Ad esempio, Norman Nato, che ha tagliato per primo il traguardo all'E-Prix di Miami, a causa della penalizzazione, ha perso la vittoria, precipitando poi al sesto posto.
Durante la riunione odierna è stata inoltre apportata una modifica al regolamento finanziario della Formula E: in futuro, gli stipendi di maternità e paternità dei team e dei costruttori saranno generalmente esclusi dal tetto massimo di spesa. L'obiettivo è garantire che i team possano fornire ai propri dipendenti un sostegno completo durante gli eventi importanti della vita senza compromettere la loro competitività. La serie di gare sottolinea così il proprio impegno a favore di un ambiente più equo, diversificato e inclusivo.
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