ESCLUSIVA - Zane Maloney: il talento caraibico alla conquista della Formula E
La stagione numero 12 di Formula E sta per cominciare. Noi di Formula1.it e Blogformulae.it abbiamo avuto l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere con il talento barbadiano Zane Maloney: le sue parole

Di: Giuseppe Cianci
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La Formula E ha da pochi giorni concluso i suoi test pre-stagionali a Valencia, in vista della Stagione 12, che scatterà ufficialmente il 6 dicembre 2025 a San Paolo, in Brasile.

Prima che team e piloti facessero i bagagli per la Spagna, noi di Formula1.it e BlogFormulaE.it abbiamo avuto l’occasione di intervistare in esclusiva Zane Maloney.

Il ventiduenne originario delle Barbados ha debuttato nel campionato elettrico lo scorso anno, dopo una lunga esperienza nel mondo del motorsport. Proveniente dalla Formula 2, Maloney ha scelto di cambiare categoria approdando in Formula E e legandosi a un progetto completamente nuovo: quello della Lola Yamaha.

Dopo un primo anno di apprendistato, il giovane pilota è stato riconfermato dal team britannico e dividerà nuovamente il box con il campione del mondo 2016 di Formula E, Lucas Di Grassi.

Scambiando quattro chiacchiere con lui, gli abbiamo chiesto quali siano le principali differenze tra la sua attuale monoposto di Formula E e quella che ha guidato in passato in Formula 2. Ecco cosa ci ha raccontato: "Ovviamente, la prima differenza è che la Formula E è elettrica, e questo cambia completamente il modo di guidare rispetto a una monoposto con motore a combustione. Hai molta più coppia sui rettilinei, ma la vera differenza sta nel livello di downforce e nel tipo di gomme".

"In Formula E utilizziamo pneumatici intagliati, mentre in Formula 2 si corre con le slick. C’è anche molto meno carico aerodinamico, quindi è come se si guidasse sul ghiaccio: non hai mai tantissimo grip e non sei “incollato” all’asfalto, il che rende tutto più impegnativo. Serve del tempo per abituarsi, ma è una progressione naturale, come quando inizi in Formula 4 e impari ad adattarti a ogni categoria che affronti".

Maloney ha poi continuato dicendo: "Anche il format di gara è completamente diverso. In Formula E bisogna gestire l’energia per tutta la corsa, mentre in Formula 2 si spinge sempre al massimo. Durante tutte le sessioni, anche nelle prove libere,dobbiamo cercare di dare il massimo, ma anche di risparmiare la batteria. Serve grande flessibilità per ottenere buoni risultati, soprattutto contro i migliori piloti e le migliori squadre al mondo".

"Da fuori, in TV o sui social, tutto sembra più semplice. In realtà, girare a uno o due decimi dagli altri è estremamente difficile"

L’anno da rookie e la crescita personale

ESCLUSIVA - Zane Maloney: il talento caraibico alla conquista della Formula E

Quando gli abbiamo domandato invece come abbia affrontato un campionato completamente nuovo e diverso da quelli a cui è sempre stato abituato in passato. Parlando di questo il barbadiano ha detto: "Ho affrontato la mia prima stagione sapendo che avremmo dovuto sviluppare la vettura e che non saremmo stati subito dove volevamo essere. Lo sapevamo fin dall’inizio, e questo in parte mi ha tolto un po’ di pressione. Allo stesso tempo, però, era la mia stagione da rookie, quindi sapevo di dover imparare e migliorare il più possibile, non solo per l’anno in corso ma in vista soprattutto del futuro, così da essere pronto quando avremo la macchina per lottare per punti, podi, vittorie e, si spera, anche campionati".

"Penso che abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Personalmente volevo crescere il più possibile, e anche se c’è ancora tanta strada da fare, sto migliorando giorno dopo giorno insieme alla squadra. L’obiettivo adesso resta quello di migliorare la vettura. Sappiamo che non possiamo arrivare a inizio stagione e ottenere subito grandi risultati, ma è proprio quello su cui stiamo lavorando: continuare a progredire".

Molto spesso alcuni piloti hanno sulla griglia di partenza un loro mentore che li aiuta a migliorare sempre più. Parlando di questo Zane ha risposto: "Direi di no. Ognuno pensa a se stesso: siamo lì per la nostra carriera e per dare il massimo. Certamente si impara molto dagli altri piloti, ma non perché qualcuno voglia insegnarti qualcosa, o viceversa. Semplicemente osservi, analizzi e impari".

"Guardando Lucas, ad esempio, imparo ogni giorno: dai suoi dati, da ciò che vedo in pista, dal suo modo di correre. È un processo naturale, come in F4, F3 o F2. Non direi di avere un 'mentore' in senso stretto, ma imparo tantissimo dal mio ingegnere e da tutti i membri del team".

Dal cuore dei Caraibi alla Formula E

Gli abbiamo poi chiesto quanto conti per lui rappresentare le Barbados nel panorama internazionale del motorsport. Zane su questo argomento si è soffermato molto a parlare della sua terra natale, con le sue parole trasmettono tutto l’orgoglio e l’emozione di chi porta alta la propria bandiera: "Per me significa tutto. Sono orgoglioso di essere un Bajans, noi ci chiamiamo così. Esserlo mi riempie d’orgoglio. Barbados è un’isola fantastica, piena di persone straordinarie. È piccola, e questo comporta meno visibilità e opportunità per molti, ma proprio per questo mi sento ancora più fortunato ad aver avuto la possibilità di andare all’estero e diventare un pilota professionista".

"Non do mai nulla per scontato. Ogni volta che posso, torno a casa e cerco di promuovere Barbados ovunque vada. Continuerò a tenere alta la bandiera, sperando presto di portarla con me sul podio, magari sul gradino più alto".

Guardando al futuro: Gen4 e nuovi obiettivi

ESCLUSIVA - Zane Maloney: il talento caraibico alla conquista della Formula E

La Formula E utilizzerà per l'ultima volta nella stagione 12, ovvero quella che sta per cominciare, le monoposto Gen3 evo prima di sostituirle definitivamente con la nuova generazione, le Gen4. Pensando a questo Maloney ha detto: "Dovremo costruire una vettura davvero competitiva per la prossima generazione".

"Credo che il 2026 sarà ancora un anno impegnativo per noi come squadra, perché l’omologazione resta la stessa e non possiamo modificare troppo la macchina. Tuttavia, stiamo facendo grandi progressi e migliorando in ogni area".

"In vista del 2027 però vogliamo compiere un salto importante. Un occhio è rivolto ai risultati del presente, l’altro allo sviluppo della nuova monoposto. Abbiamo molto lavoro davanti, ma il team è unito, motivato e ama lavorare insieme. Sono certo che potremo raggiungere grandi traguardi".

Uscendo un po' dal mondo della Formula E, e parlando invece del suo privato, gli abbiamo chiesto se oltre al motorsport abbia altre passioni. Guardando il suo profilo Instagram infatti non è raro vedere foto e video di lui al volante di una vettura da rally o in palestra a combattere contro altri atleti in sport di lotta libera.

Parlando del suo tempo libero Zane ci ha detto: "Mi piacciono molti sport: calcio, cricket, tennis e nuoto, anche se solo per divertimento. Le corse richiedono molto tempo, quindi non posso dedicarci troppo spazio".

"Qualche settimana fa ho disputato e vinto il mio primo incontro, è stata un’esperienza fantastica! La mia vita, però, è totalmente dedicata al motorsport. Quando sono a Barbados mi alleno ogni giorno nella palestra di arti marziali miste: mi piace combattere, mi piace correre, e cerco sempre di mantenermi in forma, mentalmente e fisicamente. L'MMA mi aiuta tantissimo in questo".

"Anche il rally è qualcosa che adoro. Il pubblico è incredibile, e quando posso, durante questi eventi, esco, faccio qualche derapata per divertimento e mi godo l’atmosfera di casa".

ESCLUSIVA - Zane Maloney: il talento caraibico alla conquista della Formula E

Prima di salutarci, abbiamo chiesto a Zane uno sguardo sul futuro: cosa si aspetta dalla stagione in arrivo e, più in generale, dal suo percorso in Formula E. La risposta rivela tutta la maturità di un pilota giovane ma già molto consapevole: "Durante tutta la mia carriera, in F4, F3 e F2, ero felice solo quando vincevo il campionato. Oggi, però, devo essere realistico: sto entrando in una nuova squadra e in un progetto ancora in costruzione. Non posso fissare aspettative solo sui risultati. Siamo un nuovo costruttore, stiamo ancora sviluppando e imparando".

"Come ho detto all’inizio dello scorso anno, se a fine stagione potrò dire di aver migliorato me stesso e la squadra, e di aver portato avanti il progetto nel modo giusto, allora sarò soddisfatto. Certo, punti, podi e vittorie sono sempre l’obiettivo, ma per noi ogni weekend è ancora un processo di apprendimento. È per questo che non voglio parlare di risultati: voglio parlare di crescita".

Si ringrazia Zane Maloney per la cordialità e la disponibilità mostrata nell'intervista. La riproduzione parziale di questa intervista esclusiva è possibile previa citazione dell'autore (Giuseppe Cianci) e della fonte blogformulae.it con il link al contenuto originale.

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Foto lola-fe.com


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