Come vi avevamo già riportato, nei giorni scorsi la FIA ha completato la revisione del cost cap per i costruttori di Formula E per le prime due stagioni Gen3. Nessuno dei costruttori ha superato il tetto di spesa di 25 milioni di euro. Tuttavia, Porsche è stata ritenuta responsabile di "violazioni procedurali" nella sua documentazione, per le quali è stata inflitta una sanzione.
Con l'introduzione della vettura Gen3 per la stagione 9, la FIA ha anche introdotto un nuovo limite di spesa che i team e i costruttori devono rispettare. I team devono presentare un elenco delle loro spese ogni anno, mentre i costruttori devono farlo ogni due anni, questo poichè un nuovo propulsore viene omologato sempre per due stagioni.
Già nel 2024 erano state riscontrate delle violazioni da parte di Jaguar e Nissan, mentre le finanze dei sei costruttori di Formula E sono state esaminate per la prima volta nel 2025. Il comitato, noto come Cost Cap Administration, ha riscontrato che i documenti di Porsche non erano stati presentati correttamente. A differenza delle due squadre nel 2024, tuttavia, il tetto di spesa non è stato superato.
Le spese sono state riportate in modo errato in 11 aree e includono: i componenti, costi di ricerca e sviluppo per la Formula E, costi per componenti inutilizzati, servizi esternalizzati e costi di sviluppo software.
"Porsche è stata ritenuta responsabile di una violazione procedurale, tuttavia l'Amministrazione del tetto massimo di spesa ha riconosciuto che non ha superato il tetto massimo di spesa per il periodo di due anni, che ha agito in modo collaborativo durante tutto il processo di revisione, che questa è la prima revisione completa del periodo di due anni ai sensi del Regolamento finanziario per i costruttori di Formula E e che non vi sono accuse o prove di fattori aggravanti", si legge in una dichiarazione ufficiale dell'organismo mondiale di governo.
"In queste circostanze, l'Amministrazione del tetto di spesa ha offerto a Porsche un accordo di violazione accettato per risolvere la questione. L'offerta è stata accettata dal costruttore", conclude la dichiarazione della FIA.
Per questo motivo Porsche dovrà pagare una multa di 50.000 euro. È stata inoltre inflitta poi un'ulteriore multa di 100.000 euro, ma questa è stata sospesa per i prossimi quattro periodi di rendicontazione, ovvero otto anni.
Dopo aver ricevuto la sanzione, un portavoce di Porsche ha dichiarato: "La questione riguarda esclusivamente Porsche in qualità di costruttore, non il team Porsche Formula E di proprietà della casa automobilistica".
"Porsche accetta la sanzione e desidera ringraziare la FIA per la collaborazione costruttiva in questa vicenda. Abbiamo commesso errori procedurali senza alcuna intenzionalità. Desideriamo sottolineare che Porsche non ha superato il budget consentito e quindi non ha ottenuto alcun vantaggio".
"I risultati si riferiscono al primo periodo di rendicontazione di Porsche come costruttore in Formula E”, prosegue la dichiarazione. “Da allora, abbiamo imparato non solo sotto il profilo tecnico e sportivo, ma anche nel processo di rendicontazione. In quanto programma ufficiale Porsche Motorsport con sede presso gli stabilimenti di ricerca e sviluppo Porsche a Weissach, facciamo parte di una grande azienda con strutture finanziarie complesse. Questa complessità ci rende più soggetti a errori procedurali. Già dopo la stagione 9 abbiamo implementato delle modifiche per il periodo di rendicontazione successivo".
La prossima valutazione del Cost Cap dei costruttori di Formula E dovrebbe essere pubblicata nell'autunno 2027, tuttavia, i costruttori avranno già esperienza con i documenti pertinenti, ad eccezione di Lola, che è entrata in Formula E come costruttore nel 2024.
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