"La rivoluzione sta arrivando", cantano i Negramaro in una loro canzone. Nel motorsport questa rivoluzione ha un nome preciso: Formula E, la categoria interamente elettrica nata nel 2014. Supportata dalla FIA e giunta ormai alla sua dodicesima stagione, tornerà in pista tra meno di un mese.
Nonostante la sua giovane età, il campionato ha già conquistato una fetta importante di pubblico, grazie non solo allo spettacolo in pista, ma anche al forte impegno verso sostenibilità e innovazione tecnologica. La Formula E rappresenta infatti l’inizio di una nuova era nelle corse automobilistiche, dove efficienza ed energia pulita sono al centro della scena.
Le monoposto sono progettate per offrire prestazioni elevate riducendo al minimo l’impatto ambientale. Utilizzano batterie ad alta capacità, in grado di garantire l’autonomia necessaria sui tracciati cittadini, e un powertrain elettrico che assicura grande potenza e agilità. Un ulteriore valore aggiunto è che molte delle innovazioni testate in Formula E vengono poi trasferite sulle auto stradali, trasformando la categoria in un vero e proprio laboratorio tecnologico.
Un’altra caratteristica distintiva è il format di gara: a differenza della Formula 1, dove il weekend si sviluppa su più giorni, in Formula E tutto si concentra in un’unica giornata. Una scelta pensata per offrire il massimo dell’azione ai tifosi e, allo stesso tempo, ridurre i disagi alla circolazione nelle città che ospitano gli ePrix.
La Formula E si distingue per il suo forte impegno verso la sostenibilità. Ogni ePrix è accompagnato da iniziative mirate a ridurre l’impatto ambientale, come la compensazione delle emissioni di carbonio e l’utilizzo di materiali riciclabili per le infrastrutture. Il campionato collabora inoltre con organizzazioni e governi per promuovere la diffusione dei veicoli elettrici e delle tecnologie verdi, contribuendo così a costruire un futuro più sostenibile.
E proprio il futuro della Formula E appare sempre più luminoso: un numero crescente di costruttori sta abbracciando questa realtà, come dimostra il debutto della Citroën in griglia quest’anno. Se in passato la categoria veniva considerata da molti come una "copia minore" della Formula 1, oggi ha dimostrato di avere un’identità ben definita e un ruolo centrale, capace di offrire spettacolo in pista e al tempo stesso guidare l’innovazione fuori dai circuiti.
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