Per la prima volta dalla stagione 2017/18, il prossimo anno la griglia di partenza della Formula E conterà solo dieci squadre. La McLaren ha annunciato il suo ritiro ad aprile e, nonostante una ricerca approfondita, non è stato trovato alcun investitore disposto a rilevare il team. Tra i motivi principali c’è stato il fatto che Maserati MSG Racing, in difficoltà finanziarie da diverse stagioni, risultava sempre prioritaria rispetto alla McLaren nella lista dei potenziali investitori. Una combinazione che ha segnato la fine del team.
L’ex team principal della McLaren, Ian James, intervistato da The Race, ha dichiarato: "Non posso entrare nei dettagli contrattuali per ovvie ragioni, ma certamente c’era una complessità generale dovuta a vari accordi e situazioni diverse, che hanno sicuramente limitato le nostre opportunità".
Anche Jeff Dodds, CEO di Formula E, non aveva molte speranze che la McLaren trovasse un nuovo investitore prima della dodicesima stagione. Queste infatti le sue parole: "Aspettarsi che una nuova squadra si sarebbe unita nell’ultimo anno di una generazione era irrealistico. Non sarebbe mai successo".
Le due licenze rimaste vuote torneranno quindi in possesso della Formula E. Da mesi circolano voci secondo cui Stellantis sarebbe interessata ad assicurarsi una licenza all’inizio dell’era Gen4 per portare il marchio Opel sulla griglia, mentre di recente è stato annunciato che MSG Racing gareggerà con il nome Citroën Racing. In prospettiva, Stellantis potrebbe quindi avere due marchi schierati sulla griglia di partenza a partire dal prossimo anno.
Guardando al futuro, Dodds ha poi avanzato l’ipotesi che, se non si riuscisse a trovare un dodicesimo team, non sarebbe un problema. Anzi, ha suggerito che potrebbe essere utile ridurre deliberatamente i posti in griglia per adattarli al numero reale di squadre, creando così un effetto di “scarsità”: "Se la griglia non fosse composta da 12 squadre ma da 11, si potrebbe semplicemente limitare il numero di licenze a 11 per l’era Gen4. In questo modo il numero di squadre corrisponderebbe esattamente alle licenze disponibili, e la scarsità stessa diventerebbe un vantaggio strategico".
Il britannico ha poi concluso il suo intervento dicendo: "È comunque ancora presto per decidere. I team dovranno completare il processo di registrazione per la Gen4. Abbiamo un po' di tempo, ma penso che entro i prossimi tre o quattro mesi avremo una risposta".
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