Pascal Wehrlein è apparso furioso a San Paolo quando, durante la qualifica della prima gara stagionale, i commissari di gara gli hanno inflitto una penalità di tre posizioni, facendogli così perdere la pole position conquistata sul campo.
Il pilota della Porsche è stato penalizzato per aver fatto slittare le ruote nella corsia box durante le qualifiche, violando l'articolo 23.18 del regolamento sportivo della Formula E che recit:a "I burnout e lo slittamento delle ruote sono vietati nella corsia dei box. Questi saranno monitorati e segnalati ai commissari".
Si tratta di una regola introdotta in questa stagione nel tentativo di dissuadere i piloti dal far slittare le ruote per motivi di sicurezza e dal riscaldare gli pneumatici per migliorare l'aderenza.
Wehrlein aveva battuto Jake Dennis nel duello finale per la pole a San Paolo, ma la penalità lo ha fatto scendere al quarto posto in griglia, posizione nella quale ha poi concluso la gara.

Come riportato da racingnews365, una volta intervistato, il tedesco si è detto frustrato da quanto accaduto, e ha commentato tutto con una sola parola: "Ridicolo". Ha poi spiegato il suo disappunto per la punizione e come i commissari avessero opinioni contrastanti quando ha parlato con loro dopo le qualifiche: "ho parlato con i commissari e, anche tra di loro, avevano opinioni diverse. Questo dimostra quanto sia ridicola la penalità. Non c'era alcuna intenzione di riscaldare le gomme qui nella corsia dei box con una temperatura ambiente di oltre 30 gradi. Anzi, si vuole raffreddarle il più possibile".
"Forse sarebbe bene che si pulisse anche la pit lane per una volta, perché è molto polverosa. E ovviamente, quando ho accelerato, era solo al 20%, e quando mi sono reso conto di aver fatto slittare le gomme, ho alzato il piede. Non c'è stato nulla di intenzionale, ed è un peccato che i commissari abbiano deciso così. Ma come ho detto, anche in quel caso, non erano tutti dello stesso parere".
In conclusione, quando gli è stato domandato se prenderà questo tema durante il briefing dei piloti a Città del Messico, Wehrlein ha risposto: "No, perché non avrebbe nessun senso".
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